umiltà

La maturità spirituale avviene quando sopraggiunge l’umiltà. Chi è umile è grato per tutto quello che ha ricevuto e che riceve; non si lamenta per quello che la vita e gli altri gli hanno fatto, piuttosto la sua attenzione è sul servire. L’umiltà porta a integrità, serenità e contentezza; mentre chi non è umile si sente sempre incompleto ed è arrabbiato per ciò che pensa dovrebbe ancora avere; non importa quanto già abbia, potrebbe anche essere l’uomo più ricco della Terra, Continua a leggere →

sforzo o grazia per la liberazione?

È una domanda che non ha senso. La Grazia c’è sempre. È il nostro essere il Sé, il Divino. Questa è la Grazia; come potrebbe mancare? Ed è anche il Guru, che a volte si proietta in un Guru esterno e in insegnamenti cui accediamo. Chiarito questo, la domanda potrebbe essere: Sforzo o Abbandono per la Liberazione? Vi sono tipi di aspiranti diversi, che attraversano situazioni e momenti diversi. In alcune situazioni è necessario lo sforzo, in altre l’abbandono. In generale quando Continua a leggere →

Chi conosce il Sé è ancora legato alla conoscenza di un oggetto? La beatitudine è ancora mente perché nasce dal contatto con l’oggetto Sé?

Introduzione di Sergio Vi invito a notare che Sri Ramana Maharshi asserisce che il Sé è la Conoscenza Stessa. Egli afferma: “Il Sé è esso stesso conoscenza”. Non la conoscenza relativa all’illusione del mondo fenomenico, ma Prajnana, la somma conoscenza. Tale darshana (visione, paradigma) domina nell’Advaita Vedanta. Nel discorso 1233, Sri Atmananda (Krishna Menon) dice: “Io so di essere”. Come dimostrare che questa conoscenza non sia un’azione? Io dico di essere il fautore Continua a leggere →

Nisargadatta su Ramana Maharshi

Mentre sembra che l’insegnamento e le conclusioni di Nisargadatta siano assai diversi da ciò che insegna Ramana Maharshi, nel luogo in cui Nisargadatta accoglieva i visitatori, aveva alle sue spalle due immagini: quella del suo maestro Siddharameshwar e quella di Ramana Maharshi. Di seguito un’intervista a David Godman in cui gli si chiede di parlare della relazione di Nisargadatta con Ramana Maharshi. *    *    * D: Qual era l’atteggiamento di Maharaj nei confronti di Ramana Maharshi Continua a leggere →

come si raggiunge il silenzio della mente

Nel post precedente, Sri Ramana Maharshi dice “lo stato libero da ogni pensiero è il solo reale”. Come si ottiene il silenzio mentale? Quando avete individuato il Soggetto ultimo – potete sperimentarlo come Io, pura Coscienza, puro Essere, Presenza, come vi viene meglio –, dovete mantenere l’attenzione sul Soggetto ultimo. Tale concentrazione silenzia la mente. All’inizio ci vorrà sforzo, ma gradualmente diviene naturale. Dice Ramana Maharshi “Questa concentrazione si tramuterà Continua a leggere →

sulla realizzazione

Ramana Maharshi, Discorso 146 In risposta alla signorina Lina Sarabhai, una donna indiana colta e d’alto rango, Sri Bhagavan disse: “Lo stato di equanimità è lo stato di beatitudine. L’affermazione dei Veda ‘Io sono Questo o Quello’, è solo un aiuto per conseguire l’equanimità mentale”. D. – Allora è sbagliato cominciare prefiggendosi uno scopo? M. – Se c’è uno scopo da raggiungere, non può essere permanente. Lo scopo dev’essere già presente. Noi cerchiamo di Continua a leggere →

se si cerca l’ego, l’ego sparisce automaticamente

Sri Ramana Maharshi - Discorso 195 Il signor Jharka, proveniente dall’università di Benares, disse di essere addolorato perché aveva perduto la moglie e i figli. Cercava la pace della mente e chiese come poterla avere. M. – La nascita e la morte, il piacere e il dolore, in breve il mondo e l’ego, esistono solo nella mente. Se viene distrutta la mente, anche questi vengono distrutti. Notate che dev’essere annichilita, e non resa latente. Nel sonno profondo la mente è addormentata; non Continua a leggere →

bhakti

13 maggio 2021 Tornata dal lavoro, immersa in questa commozione, lo sguardo si posa sul volume secondo dei “Discorsi con Sri Ramana Maharshi”. Inizio a piangere e lo apro intuitivamente in corrispondenza di un pezzetto di carta che avevo messo come segnalibro qualche settimana prima. È il discorso 428, dieci strofe selezionate da Bhagavan dal famoso poema di Sri Adi Shankara ‘Sivananda Lahari’, che descrivono la devozione. Inizio a leggere e ogni frase risuona in Me! Quanta Gioia Continua a leggere →

sonno desto

11 maggio 2021 Caro Sergio, è da qualche giorno che SONO in continuo waking sleep [sonno desto]. “Internamente” vigile al Sé, “esternamente” sento il corpo come assonnato nello svolgimento delle mansioni giornaliere. SONO sempre Presente e nella Beatitudine, non c’è distrazione dalla Vera Natura. SONO non-differenziazione. Sono nell’azione, nel senso che Sono l’azione del parlare, pensare, lavorare, guidare ecc., e contestualmente la Testimonianza. È un continuum. M. *  Continua a leggere →