come si dovrebbe procedere sulla via della realizzazione

Sri Ramana Maharshi, Discorso 249 M. – L’ignoranza (ajnana) si manifesta in due modi: 1) – oblio del Sé, 2) – ostacoli alla conoscenza del Sé. Gli aiuti che si ricevono hanno lo scopo di sradicare i pensieri. Questi pensieri sono il rimanifestarsi delle predisposizioni passate rimaste sotto forma di semi; esse danno origine alla diversità da cui provengono tutti i problemi. Gli aiuti sono: 1. ASCOLTARE LA VERITÀ dal maestro (sravana); 2. RIFLETTERVI SOPRA (manana) e 3. Continua a leggere →

dialoghi sul nirvikalpa

raccolta di scritti e dialoghi, con il mio gruppo, sul nirvikalpa 1. — Fai meditazione formale? Quanto tempo al giorno? Come la fai? Quali esperienze hai? — La faccio la mattina presto. Se riesco faccio due sessioni di 45 minuti intervallate, altrimenti ne faccio una di un’ora. Che esperienze ho? Sono nel Se ma non come di giorno; sono più libera dal corpo, alcune volte mi sento il vuoto. Permane quasi sempre una sorta di mente che sono io ma non è quella deviante, è una mente che Continua a leggere →

Diversità di linguaggio e interpretazione della Realtà tra la scuola di Sri Ramana e quella di Sri Siddharameshwar secondo Soham

Sri Nisargadatta Maharaj L’Esperienza del Nulla 1 Maharaj espone le basi del suo insegnamento Maharaj: Occorre comprendere la natura della coscienza. La coscienza può nascere unicamente nel corpo fisico, e il corpo fisico è formato dai cinque elementi [Secondo la cosmologia induista, i ‘cinque elementi’ (terra, acqua, fuoco, aria, etere) costituiscono i mattoni fondamentali dell’intero universo fisico]. È a causa dell’associazione con il corpo fisico che c’è la sofferenza. Molte Continua a leggere →

pradakshina

Sri Ramana Maharshi, Discorso 212 Il Maharshi osservò: – Pradakshina (il rito indù del girare intorno all’oggetto della propria adorazione) significa: “Tutto è in me”. Si dice che il giro intorno alla sacra collina di Arunachala sia altrettanto efficace che il giro intorno al mondo. Ciò vuol dire che il mondo intero è condensato in questa sacra collina. Il giro intorno al tempio di Arunachala è molto favorevole, come lo è girare su se stessi. Tutti questi giri sono contenuti nel Continua a leggere →

può la coscienza generare non-coscienza e la luce generare tenebre?

Studente: — C’è sempre questo ‘me’, questo ... (dice il suo nome) che non muore, c’è sempre il solito programma. Non riesco a liberarmene. Soham: — È un bel po’ che io e Jnanananda ci sgoliamo nel dirti che non devi pensare all’ego ma al Sé! Dedichi tutta la tua attenzione al programma ego lamentandoti che non muore, e così non fai altro che nutrirlo. Se solo ti decidessi a dedicare al Sé una parte di tutta quell’attenzione che ora riversi sull’ego, a quest’ora ti saresti Continua a leggere →

non so come si fa ad essere naturale

– Non so come si fa ad essere naturale? Soham – Non considerare l’esperienza separata da te. Allora smetterai di essere duale e sarai Uno, l’Uno senza secondo, il Sé. Facciamo un esempio. Un governo promulga leggi ingiuste, controlla tutta la propaganda e tu non puoi farci niente. Allora ti arrabbi, come puoi trovare la pace mentale in queste condizioni? La puoi trovare soltanto se non consideri l’esperienza separata da te! Il mondo che appare deriva dalla proiezione delle Continua a leggere →

neti-neti e iti-iti

Sri Ramana Maharshi, Discorso 366: Prima di partire la signora Dodwell pose una seconda domanda: “Che cosa si intende con neti-neti”. M. – Ora vi è una falsa identificazione del Sé con il corpo, i sensi ecc. Procedete con lo scartare queste false identificazioni: questo è ‘neti’ [“questo non sono io”]. Tutto questo può essere fatto attraverso il solo aggrapparsi a ciò che non può essere scartato: questo è ‘iti’ [“Io Sono Questo”].   Continua a leggere →

cos’è turiya?

Sri Ramana Maharshi, Discorso 353 D. – Cos’è turiya? M. – Vi sono soltanto tre stati: la veglia, il sonno e il sogno. Turiya non è il quarto stato: è ciò che sta alla base dei tre, ma la gente non lo capisce facilmente. Per questo si dice sia il quarto stato e la sola Realtà. In effetti non è separato da nulla, perché forma il sostrato di tutto ciò che avviene; è la sola Verità, è il vostro stesso Essere. I tre stati sono fenomeni passeggeri che appaiono e scompaiono in esso; Continua a leggere →

sottometti sempre l’ego al sé. sottomissione vuol dire immergersi nella Sorgente

Sri Ramana Maharshi, dal Discorso 201 Delle signore chiesero l’opinione del Maharshi sullo yoga di Sri Aurobindo. M. – Aurobindo consiglia la totale sottomissione. Facciamo prima questo e attendiamo i risultati; allora, ma non prima, potremo discutere del seguito. A coloro che non si sono ancora sbarazzati delle loro limitazioni, non serve a nulla discutere di esperienze trascendentali. Imparate prima di tutto cosa s’intende per sottomissione. Vuol dire immergersi nella Sorgente dell’ego. Continua a leggere →

l’esperienza ininterrotta del Sé

Sri Ramana Maharshi, Discorso 307 Il signor Shamanna di Mysore chiese a Sri Bhagavan: “Potreste spiegarmi il significato di aham sphurana (la luce dell’Io-Io). M.: Durante il sonno l’ ‘io’ non viene percepito. Al risveglio l’ ‘io' viene percepito associato al corpo, al mondo e al non-sé in generale. Così associato, l’ ‘io' si chiama aham vritti. Quando l’aham [l’io] rappresenta soltanto il Sé, allora è l’aham-spurana. È lo stato naturale dello Jnani, che viene chiamato Continua a leggere →