Ritiro Intensivo di Autoindagine di 7 giorni

Il vero Ritiro comincia il 4° giorno e si iscrivono solo ai primi 3 giorni. Il vero aspirante lo sa, anche se non gliel’ha detto nessuno. I primi 3 giorni acquietano la mente e porti a casa qualche esperienza diretta che entra poi anch’essa a far parte delle memorie del film. Dal 4° al 7° non c’è mente! Ecco perché gli spiranti che associano di più se stessi all'ego sono poco incline a farli; l’ego inconsciamente sa che per lui là non c’è gioco, non c'è sopravvivenza. Continua a leggere →

perdermi finalmente

Aspirante: — Sto trovando duro guardarmi, stanno emergendo tutte le mie caratteristiche peggiori, portandosi dietro meccanismi già visti e una discreta difficoltà a fare le cose del quotidiano. Spesso i meccanismi hanno il sopravvento e perdo il contatto; lo ricerco per riperderlo poco dopo. Ieri sera quando mi sono seduta a meditare (i soliti dieci minuti...), mi sono vista all’inizio di un Ritiro, alla prima diade. Mi veniva dato il koan ‘stai nel Sé’, chiudevo gli occhi, percorrevo Continua a leggere →

quando nella diade si sottovaluta la comunicazione

Nella meditazione diadica la comunicazione fa da pulizia mentale. Il partner che medita dovrebbe comunicare tutti i contenuti mentali che sono emersi come conseguenza della sua autoindagine. In questo modo quei contenuti sono ‘visti’ da 2 coscienze, quella di chi comunica e quella di chi ascolta, ed evaporano come canfora al sole. L’esempio che fanno i maestri è quello della vanga. La vanga penetra il terreno per andare a fondo (l’intento di dimorare nell’io), poi sollevandosi porta fuori Continua a leggere →

Ritiro Di Barcis – 22-25 aprile

Un saluto a Renato Cadeddu in partenza per il Ritiro di Barcis. Come me ha preso la bronchite da Cefalù. L’ho sentito stamattina al telefono e quasi non riusciva a parlare. — Spero di riuscire a fare qualche discorso — mi ha detto. — Un Maestro cagionevole è una maestro che apre i cuori. La sai la storia di quello balbuziente? Nel gruppo del maestro di Silvano c’èra uno che soffriva di una balbuzie estrema, da comica. Lui aveva tante esperienze dirette e tanto desiderio di guidare Continua a leggere →

dal ritiro di Cefalù – 4

Così come nessuna parola può descrivere la vera natura dell’essere, e anzi può portare verso paesaggi mentali fatti di ricordi ed immaginazione, così inesprimibile è la bellezza del Sé che si manifesta come un incontro di apparenti partecipanti ad un Ritiro come quello appena concluso a Cefalù. Dei cuori cosi limpidi non potevano che creare un’atmosfera più che favorevole al riconoscimento. E così anche questo piccolo ‘io’ ha potuto rilassarsi in se stesso e trovare una dimensione Continua a leggere →

dal ritiro di Cefalù – 3

Vorrei ringraziare te [Marco] ed Anna per la meravigliosa occasione che avete organizzato a Cefalù. Riconoscersi nell’UNO è stato ed è possibile grazie a queste preziosissime occasioni. Anche se il Sé non dipende da nulla se non da se stesso, i maestri ed i partecipanti sono l’attimo fuggente in cui si esprime come ‘forme’ in un apparente Ritiro. In particolare la tua profondità, direttamente e così semplicemente espressa, ha facilitato il riconoscermi in quell’Essere tanto familiare Continua a leggere →

dal ritiro di Cefalù – 3

Ritiro a Serra Guarneri [Cefalù], di fatto il mio primo ritiro di Autoindagine. La naturale tensione iniziale si è addolcita alla vista del posto, accogliente e selvaggio allo stesso tempo. Dopo le prime diadi, d’istinto, ho lasciato i pensieri liberi di scivolare via da me. Ho guardato e mi sono lasciata guardare… e la percezione di unire il mio cuore a quello del mio partner è stata tangibile. Ho visto cuori tristi, cuori annoiati, cuori timidi, cuori forti, cuori impacciati, cuori Continua a leggere →

dal ritiro di Cefalù – 2

Al secondo giorno del Ritiro il corpo è entrato in uno stato di grande agio e leggerezza. Ad ogni dokusan incontrare gli occhi del partecipante era incontrare l’Uno. Al terzo giorno l’attenzione sui partecipanti è diventata continua e priva di sforzo… Corpo e mente abbracciati e trascesi in quella luce che diventava sempre più abbandono e gioia.

Marco Mineo

dal ritiro di Alessandria – 2

Ciao Sara, ciao Sergio. Sono di nuovo a casa e ho letto con gioia che è stato organizzato un nuovo ritiro a metà maggio a cascina Ronchi: verrò senz’altro, salvo imprevisti, e vi ringrazio della vostra generosità “con me” (col Sé) la volta scorsa. Il punto è infatti che credo sia questo il lavoro di cui ho bisogno. Durante questa settimana ho visto come la mia consapevolezza (al di là della nozione intellettuale che 'la Vita è il Sé' e che 'il mondo è Maya') è molto flebile, Continua a leggere →

un caro saluto

Un caro saluto, ... Oggi mi sei venuto in mente è ho pesato a un koan per te. Tu sei un praticante senior, hai molte esperienze dirette e raggiungi subito lo stato di pura consapevolezza che è il Sé; sat-chit, essere e consapevolezza sono i due modi in cui percepiamo la realtà suprema – Ramana diceva ‘sat è ciò che è, chit è la sua luce, ananda la sua natura’. Tuttavia, malgrado questo, hai preoccupazioni ed ansie: sono identificazioni! È una condizione di molti sadhaka. Continua a leggere →