lo stato naturale

Nella dualità si sperimenta l’io-ego in quanto conoscitore e controllore, e si sperimenta la conoscenza come prodotto (oggetto) del conoscitore. Nella non-dualità, nel samadhi, Invece c’è solo la conoscenza/coscienza e nessun conoscitore; essa si auto-conosce, è auto-consapevole, per questo viene detta auto-luminosa. Ma è abbastanza diversa dalla conoscenza duale… Nella non-dualità non c’è il conoscitore e nessuno che controlla e monitora interrogandosi: cos’è questo e cos’è Continua a leggere →

come avviene il samadhi

Mettiamo che tu metta un sadhaka a concentrarsi su una pietra. Quando l’attenzione diventa molto forte sostituisce l’oggetto (la pietra) e diventa essa stessa l’unico oggetto della sua stessa contemplazione; allora hai lo stato unitivo, il samadhi. Ecco che il samadhi si può avere solo col Sé: Attenzione nell’Attenzione, Essere nell’Essere, Consapevolezza nella Consapevolezza. Continua a leggere →

ritiri per aspiranti avanzati

Sri Ramana Maharshi insegna che la Realtà ultima è Turiya. Turiya è il fondersi (samadhi) dell’osservatore nel Soggetto ultimo: l’Io nell’Io, l’Essere nell’Essere, la Coscienza nella Coscienza. Trattandosi di aspiranti avanzati, lo scopo di questi Ritiri non è scoprire lo stato naturale ma è renderlo continuo. L’abbandono è predominante, non vi sono diadi, ed è l’orario ad adattarsi ai partecipanti e non viceversa. Le ore di meditazione giornaliera in sala sono soltanto Continua a leggere →

sostituisci la compassione all’odio e l’indifferenza

A grandi linee, superate le pratiche preliminari e le meditazioni su oggetti esterni, il vero percorso spirituale comincia con un’introversione dell’attenzione che si ritira dagli oggetti dei sensi e si rivolge al soggetto percipiente. Quando l’aspirante scopre che il soggetto percipiente è il Divino stesso, la gioia che prova lo porta nuovamente a un’estroversione. Questa volta però l’attenzione non rileva oggetti separati, ma il Divino in tutti i suoi aspetti, forme e manifestazioni, Continua a leggere →

‘ama tutto’ e ‘dimora nel soggetto ultimo’ sono le ultime due tecniche

‘Ama tutto’ e ‘dimora nel soggetto ultimo’ sono le ultime due tecniche che proseguono anche dopo la realizzazione come stato naturale. Tu, Giorgio, stai progredendo molto perché grazia alla tua assiduità nella pratica e al mind clearing con me ti stai riconciliando con te stesso! Le persone che hanno problemi e non progrediscono sono persone che non si vogliono bene. Non esiste sofferenza maggiore che essere contro se stessi. Ecco perché il primo comandamento del Dharma è ‘non Continua a leggere →

la visione che è andata maturando in me

La visone sulla pratica spirituale che è andata maturando in me dallo scioglimento del mio sangha, nell’ottobre dello scorso anno (2017), ad opera di allievi che avevo ritenuto vicini a Dio e che invece manifestarono grande distruttività, si basa su cinque assiomi: 1. Ogni crescita – spirituale, intellettuale e di qualsiasi altro tipo – deve basarsi sul cuore e avere nel cuore le radici che l’alimentano. In tal modo si è sicuri che non sarà un potere di cui si approprierà Lucifero Continua a leggere →

le 6 qualità divine per la liberazione

Come abbiamo detto, la crescita spirituale non avviane in modo equilibrato. Alcune qualità si sviluppano in fretta mentre altre possono rimanere annichilite anche per alcuni decenni. Le Qualità Divine che un aspirante alla Liberazione dovrebbe sviluppare sono sei1: • Amore • Assenza di desiderio  • Imperturbabilità • Assenza di sforzo • Non azione • Rimanere testimone, osservatore L’Amore è il più importante perché riconduce la frammentazione della molteplicità Continua a leggere →

Divinità qui e ora

“Divinità, qui e ora. Insegnamenti di Sri Ramana Maharshi” è un eBook a cura di A.R. Natarajan. Lo trovate su Amazon in formato Kindle a 2,99€. Inizia così: “Divinità Qui e Ora: non è un attraente slogan. Senza pensare al presente, noi oscilliamo tra il passato e il futuro, come meri balocchi del tempo-karma. Sri Ramana Maharshi mostra cosa significhi vivere naturalmente donando piena attenzione a ciascun momento della nostra vita”. È molto bello, no? Ma come si fa? Quando Continua a leggere →

se non c’è abbandono non ci può essere amore divino

Mettiamo che in meditazione contatto l’Amore Divino, però fuori dalla meditazione conservo un approccio avversivo/oppositivo: “Ah, ma io non vorrei questo. Quest’altro non mi piace. Non dovrebbe essere così…” ecc. ecc. Pensate che in queste condizioni si possa mantenere l’Amore Divino? Il devoto che è nell’Amore Divino si sente nelle mani di Dio. Sa che Dio lo guida amorevolmente perché realizzi la totale Divinità, e sperimenta quel che gli capita nella vita come volontà di Continua a leggere →

Dio e l’Amore Divino sono la medesima cosa

1. Il primo punto da aver chiaro è che Dio e l’Amore Divino sono la stessa cosa. 2. Il secondo punto è che ciò che impedisce la piena Realizzazione sono tutti i contenuti mentali che non si sono ancora trasformai in Amore Divino. Quando chiedevano a Sri Ramana se il Divino potesse mutare il karma (il destino) Sri Ramana rispondeva “Sì, Dio può tutto”. È evidente che è così. Il karma non è altro che impressioni mentali che determineranno un futuro nel sogno di Maya; se la Pura Continua a leggere →