la confusione tra risveglio e liberazione

La confusione più capziosa nella spiritualità è tra Risveglio e Liberazione. Io chiamo risveglio l’esperienza del Sé. Questa esperienza, tuttavia, all’inizio è tutt’altro che chiara. Pensate ai patriarchi del vecchio testamento. Lui ha un’esperienza di qualche istante del Sé in cui è tutto. La sua mente però non è in grado di recepirla e dopo qualche secondo la trasforma nella comprensione “Io sono foglio di Dio”, che è una diminutio rispetto a “Io sono Tutto”. Dopo qualche Continua a leggere →

la coscienza è amore

Avete mai considerato che la coscienza è Amore? Quando voi scoprite di essere pura coscienza, qual è il passo successivo? Che non siete più separati, che vi fondete con tutto nell’Unità. È lì è lì straripa l’amore: L’AMORE NASCE DALL’UNITÀ. Avete mai visto un branco di elefanti? Sono tanto affettuosi tra loro, hanno relazioni molto strette e premurose. Il loro amore nasce dal sentirsi interiormente molto vicini l’uno all’altro. Immaginate quanto può essere grande Continua a leggere →

seguo i tuoi post…

— Seguo i tuoi post. Grazie. Sperimento attraverso il corpo la vita, talvolta il corpo si dissolve e percepisco... lo chiamo l’abbraccio di Dio... perché non saprei spiegarlo meglio. Leggendo dal tuo profilo trovo spunti e trovo anche riscontro a certi stati che sperimento quando 'sono' nella disidentificazione. Forse non c’è proprio da fare niente, semplicemente essere e lasciare che sia nella consapevolezza della perfezione dell’essenza come emanazione della coscienza stessa... Continua a leggere →

ho avuto un piccolo samadhi…

Un carissimo fratello spirituale ed amico sta vivendo da tempo grande, direi eccezionale difficoltà nella vita materiale. Ciò si riversa sulla sua famiglia dandogli molta pena. Siamo rimasti in contatto e un po’ di giorni fa gli ho inviato il primo Volume di ‘Ricordi di Sri Ramana Maharshi’, memore che quando si attraversano periodi assai difficili, leggere della vita dei santi aiuta a superarli. Stasera mi scrive: — Ho avuto un piccolo samadhi... Era da qualche tempo che non ne sperimentavo. — Continua a leggere →

samadhi

Maharaj: Quando la coscienza si fonde in se stessa, questo è il samadhi. Quando non si conosce nulla, e non si sa nemmeno di non conoscere, quello è il samadhi. Domanda: Il corpo diventa rigido? M: Il corpo diventa tranquillo. Più tardi non vi sarà più consapevolezza del corpo. Quando si è liquidato tutto, quello è il sahaja samadhi. D: La sensazione è di splendore, effervescenza, all’interno e all’esterno; provoca un po’ di calore. M: Questo è naturale. Continua a leggere →

la sadhana dell‘inviare amore

Se fatta in diade, il partner che ascolta dà l’istruzione ‘Invia amore’. Il partner che medita l’accetta, chiude gli occhi, trova un oggetto: tutto l’universo manifesto, una persona ecc., e invia amore; quando sente che il ciclo è concluso apre gli occhi e comunica al partner che ascolta ciò che è emerso dalla sua meditazione. Al gong si cambiano i ruoli. Se fatta individualmente il meditante fa lo stesso processo da solo, senza comunicazione. A quali oggetti inviare amore? A quelli Continua a leggere →

RITIRO LUNGO – REPORT 3

— Le tue indicazioni, la pratica individuale e i Ritiri portano grandi benefici. Sto imparando a dimorare nella Consapevolezza che, a volte, si amplifica. Gli stati sono più piacevoli, rilassati e vedo molte paure, molti comandi e molti condizionamento inconsci. Ma l’Altissimo, Quello che si fa vedere per una frazione di secondo e poi scompare, in quello non riesco a dimorare, non lo riesco a vedere e fa quello che gli pare. Renato ci ha detto che Quello non è uno stato mentale. Quindi io Continua a leggere →

niente esiste tranne il Sé

Sergio: — Quizzzz…: Che rapporto c’è tra il distacco (vairagya) e lo stato d’unione (samadhi)? Marco: — La mente proietta, immagina la separazione. Il distacco dalla mente è lo stato di unione. Sergio: — Per distacco intendevo il non-attaccamento. Cos’è il non-attaccamento? È capire che NIENTE ESISTE TRANNE IL SÉ! Vedo nei Ritiri intensivi i partecipanti avere esperienze dirette. Ma un’esperienza diretta non è la liberazione. Fin quando non si è profondamente accettato Continua a leggere →

l’idillio d’amore con Dio

È una meravigliosa frase di Yogananda. La prendo a prestito per descrivere i passi dell’idillio come li vedo io. 1. All’inizio l’aspirante vuole conoscere la propria vera natura. 2. Si impegna in qualche pratica spirituale e comincia ad aver le prime esperienze dirette, o samadhi istantanei. 3. Col tempo comincia ad avere assorbimenti più lunghi. 4. Poi raggiunge un livello in cui come siede a meditare è già subito in samadhi, anche se un attimo prima la sua mente era agitatissima. Continua a leggere →