i silenzi di Bernadette Roberts

Bernadette Roberts era cattolica, quindi lei dà un nome coniato da lei ai vari tipi di Silenzio. Ma guardate quanti ne distingue: “La mia passata esperienza mi aveva portato a conoscere intimamente vari tipi e livelli di silenzio. C’è un silenzio interiore; c’è un silenzio che viene dall’esterno; un silenzio che ferma l’esistenza e un silenzio che inghiotte l’universo intero. C’è un silenzio del sé e delle sue facoltà: volontà, pensiero, memoria, emozione. C’è un silenzio Continua a leggere →

sul silenzio

Il Silenzio emana direttamente dal Sé, perciò è insegnamento diretto, non mediato. Dice agli altri: “Abbandona la mente”, e lo fa mostrando se stesso come esempio. L’insegnamento verbale va bene, ma deve provenire dal Silenzio, altrimenti manca della profonda consapevolezza della vera Realtà che è oltre la mente. Il Silenzio emana dal Sé senza sforzo, così come la luce dal Sole. Chi è nel Silenzio che è prima della mente, è come un’antenna che propaga il Silenzio spontaneamente; Continua a leggere →

opposti, abbandono, struttura della mente, conoscenza relativa e nirvikalpa

La struttura della mente è per opposti. Se carichi l’idea di essere meschino verso la quale hai ovviamente repulsione, in ugual misura nella mente c’è l’idea e il desiderio (probabilmente inconscio) di essere grandioso. Cominci a praticare una sadhana e gradualmente guarisci fisicamente e psicologicamente. Non appena ti senti meglio, balza fuori come una molla il desiderio nascosto di essere grandioso, caricato con una spinta uguale alla repulsione di essere meschino nutrita per lungo Continua a leggere →

come va col silenzio?

— Come va col Silenzio? — Oggi un disastro. Conflitti sul lavoro. Anche la situazione generale non mi pare per niente buona. Comunque non resto arrabbiato come prima né trascino la rabbia per lungo tempo. — Capisco. Ma non soffermarti su questi incidenti. Non lasciare che danneggino la tua sadhana. Adesso che hai contattato il Silenzio, che si è aperta quella porta, devi passare molto tempo a contemplarlo. Uno sente chiasso, poi un bel giorno ha l’esperienza di essere Silenzio Continua a leggere →

nirvana

Non c’è nessuna differenza tra nirvana e sahaja samadhi, altrimenti vi sarebbero due tipi di realizzazione e due tipi di Sé o di Assoluto. Il Nirvana è il sonno profondo senza incoscienza. Ecco… Ora guardate la vostra identità. Quanta azione e divenire vi ritrovate? Considerate che se volete la realizzazione, interiormente dovete essere il sonno profondo consapevole ed esteriormente la vostra forma compie, nel silenzio della mente, quel che c’è da fare. Non è la cosa più facile del Continua a leggere →

il silenzio che trascende – 2

— Ma il Saggio stabilito nel sahaja samadhi non sperimenta più gli altri tipi di samadhi: Mauna, Nirvikalpa, Savikalpa ecc.? Forse li conosce perché li ha sperimentati durante la pratica, oppure una volta stabilito nel Sahaja ininterrotto gli altri tipi di samadhi continuano a ripresentarsi? — Continuano a ripetersi, così come si ripetono gli stati di veglia, sogno e sonno profondo, perché il sahaja, che Sri Ramana definisce samadhi, non è uno stato di samadhi come inteso nello yoga, Continua a leggere →

come fai a vedere che sei pura coscienza e che tutto è pura coscienza?

Ti sintonizzi con la non-azione (e auspicabilmente ti centri in essa) da ciò nasce il silenzio mentale e dal silenzio nasce la visione che tu e tutto sei/è Pura Coscienza. Come trovi che qualcosa non va o che devi fare qualcosa, immediatamente sei di nuovo un ego nella mente. I neoadvaitini che predicano che non bisogna far niente, non immaginano neppure questa vera, ontologica non-azione. Continua a leggere →

sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione

— Sono lontano dal silenzio e dalla concentrazione, ma i disturbi si riducono. — Questa visione va abbandonata. Noi non pratichiamo come praticherebbe un ninja. Il Silenzio nasce dal Sé. Il Testimone diventa così sottile da testimoniare anche quando ti addormenti, allora comprendi che ‘CI SEI’ anche quando sei incosciente; ecco perché è detto “coscienza e incoscienza sono la stessa cosa per il Jnani”. Comprendi che NIENTE TI APPARTIENE: dolori, pensieri ecc., e sei Libero! Solo Continua a leggere →

il vuoto

Il vuoto è la trasparenza della coscienza quando è pura. Il contemplatore vede il vuoto, ma quel vuoto non è un niente, è la purezza della vera natura, che è anche libertà dalle condizioni e silenzio che è quiete. È simile con quanto capita con l’acqua delle piscine quando è calma; l’atleta dal trampolino vede solo il fondo della piscina ma non l’acqua, ma l’acqua c’è! Per questo nelle gare di tuffo dei rubinetti versano zampilli alla base del trampolino in modo che l’atleta Continua a leggere →