stai sull’io fin quando l’io ti lascerà libero!

Ho letto il Report di R., il 5. Lei medita bene, nel Ritiro Lungo ha meditato sulla Consapevolezza. Vorrei dire qualcosa sul suo Report. La realizzazione non è qualcosa che fa la mente, non la ottiene il pensiero. Diceva Nisargadatta: “Stai sull’io fin quando l’io ti lascerà libero”. È questo: stai sul soggetto (Essere, Consapevolezza, Presenza ecc.) fin quando l’io ti lascerà libero. È tutto qui. Il paradigma advaitino è molto chiaro: solo il soggetto è reale, l’oggetto Continua a leggere →

il cielo limpido di Shiva è sempre davanti agli occhi

Shiva (il cielo limpido) è sempre davanti ai nostri occhi. Non lo vediamo perché, a causa della nostra identificazione coi movimenti mentali (le nuvole), ci agganciamo ad essi dando loro risalto, forza e durata. Quando l’identificazione cessa, i movimenti mentali non sono più in grado di offuscare il cielo di Shiva, anzi tendono a quietarsi fino a raggiungere uno stabile silenzio interiore che io amo chiamare ‘il respiro del Sé’. Con l’espandersi, il silenzio e il distacco dalla mente Continua a leggere →

grande commozione

Paola fa servizio avendo colloqui con i detenuti. Recentemente ha avuto un forte distacco dalla personalità che l’ha portata in un profondo silenzio interiore e il suo stato diviene un aiuto oggettivo per gli altri. Ciò che i più non comprendono è che la maggior parte della trasmissione avviene attraverso lo stato interiore dell’insegnante… Oggi Paola ci ha inviato un messaggio: Grande commozione! Il detenuto che qualche giorno fa aveva riconosciuto il mio stato di grande serenità Continua a leggere →

all’inizio spesso il Silenzio è noioso

Quando compare il Silenzio, dovete rimanerci. La mente umana è abituata a sentirsi viva col tran tran dei pensieri, perciò all’inizio spesso il Silenzio appare noioso. Dovete passare questo guado e insistere a stare nel Silenzio rinunciando al movimento dei pensieri. Poi il Silenzio rivelerà le sue nobili origini.

Ricordate che Sri Ramana diceva: “La vera rinuncia è rinuncia ai pensieri”.

sempre nel momento presente

Quando nel Sé con percezione del mondo, si è sempre nel momento presente: tutte le percezioni entrano e si fondono nell’Unità e diventano silenti. Non si tratta di un tempo presente, piuttosto di atemporalità. Il vero ‘qui e ora’ è = no space no time. Quando ne uscite è perché è sopraggiunta una percezione che non siete stati in grado di accogliere e allora l’avete percepita altro da voi: fine del Silenzio. È ancora necessaria una sadhana. Lo Dzogchen classifica 4 livelli di Continua a leggere →

cos’è un pensiero?

Domanda — Cos’è un pensiero?

Francis Lucille: — Il pensiero emerso giusto prima della tua domanda veniva dal silenzio. Quindi un pensiero è il silenzio che assume una forma. È fatto di silenzio ed è una continuazione del silenzio. Una volta compreso, il pensiero torna a dissolversi nel silenzio e rivela così il proprio significato, ma esso è sempre stato silenzio, per tutto il tempo.

smetti di fare Dio

Dai Satsangha di Francis Lucille Lucille: — A un certo punto il pensiero che si basa su una supposta entità personale si dissolve da solo. Partecipante: — Non credo vi sia qualcosa che io posso fare per il pensiero, ma posso scegliere il silenzio quando si presenta. Anche questo è pensare? Lucille: — Sappi che nella sostanza tutto è silenzio. Partecipante: — È difficile vedere tutto come silenzio se distinguiamo le cose in belle e brutte. A dire il vero, al brutto tendiamo a Continua a leggere →

il distacco dall’illusione

Il silenzio è il risultato del contemplare lo specchio (la coscienza) anziché ciò che vi è riflesso (i fenomeni). Non importa quante esperienze spirituali hai e quanto siano profonde. Finché non scegli di identificarti nella coscienza (ciò che veramente sei) anziché nei vari fenomeni apparenti e transitori, non vi sarà realizzazione. Se non sei ancora riuscito a farlo, questo significa che devi lavorare sul distacco dall’illusione. Continua a leggere →

Darshan – report 2

Sergio: Per avere un feedback ho rivolto delle domande ai partecipanti: 1. Sei stato portato nel silenzio? 2. Se sei stato portato nel silenzio, hai visto il Sé? 3. Secondo te un ritiro come Darshan potrebbe sostituire il Ritiro di Autoindagine? (La domanda non sta affermando che il Ritiro di Autoindagine non va bene ed è da eliminare. Vanno benissimo, ci saranno sempre degli aspiranti portati a quel ritiro. Ma immagina un gruppo che ha solo un ritiro come Darshan, secondo te può Continua a leggere →