l’osservatore

Essere l’osservatore, o stare nell’osservatore (quando siete duali), è quello che i Maestri Dzogchen chiamano Trek-Chod. Il Trek-Chod è la pratica per stabilizzare l’illuminazione. Essere l’osservatore è lo stato di liberazione, è lo stato naturale. Andando in profondità sentirete come tutti i blocchi del corpo (contrazioni che trattengono memorie/identificazioni) gradualmente si sciolgono. È la purificazione del corpo definitiva. Allora Shakti (beatitudine in movimento: creatività, Continua a leggere →

dove si fermano i pensieri…

Cosa c’è quando non ci sono pensieri? Una mente vuota e silenziosa? Hum… è una cosa piuttosto morticina… Se provate un po’, passata la mente morticina, che c’è? Prova e riprova, con un po’ di pazienza si può vedere che, passata la mente morticina, c’è la radiosa unica Realtà vivente. Che si può esperire ma non definire perché lì non ci sono pensieri: sarebbe come voler mostrare il cielo senza nubi attraverso le nuvole. Quando l’increspatura del lago si ferma, vedi il Continua a leggere →

la pratica di essere nello stato naturale

Ha lo scopo – e il potere! – di rendere stabile la Realizzazione. C’è una bella differenza tra essere la Pura Consapevolezza per un magico momento ed esserlo per sempre. Se è solo per un momento, dopo tornate alla vostra vita – e alla vostra identificazione – di sempre. Se è per sempre, cambia tutto! Se volete sia per sempre, dovete praticare il Thekchod nella maniera semplificata e potenziata che vi ho insegnato. Anzitutto permettetemi di chiarire cos’è il Thekchod: è lo Continua a leggere →

dalla comprensione della non separazione allo stato naturale

Molti aspiranti, pur avendo molte esperienze dirette, continuano a confliggere con la vita e quindi a cadere nuovamente nella ragnatela della mente. Essi dovrebbero sostenere con tutte le forze del loro intelletto la memoria di non essere separati dai fenomeni, qualsiasi cosa essi siano, che si stanno presentando alla loro percezione. Allego a riguardo un illuminante testo di Eric Baret: Quando si realizza la comprensione della non separazione, la percezione non crea più una stimolazione della Continua a leggere →

stato naturale – tre possibili varianti di base

1. C’è solo la percezione sensoriale: non c’è più la mente nell’apparente funzione di controllore-agente, quindi niente ego e persona. Se porti l’attenzione al soggetto ho percepisci di essere tutto o non lo trovi. 2. L’attenzione si ritira dai sensi. Non c’è mondo n’è corpo, rimane solo la mente sattvica priva di oggetti che come uno specchio riflette la luce del Sé: c’è soltanto consapevolezza del Sé. 3. Anche la mente sattvica viene riassorbita e non avete conoscenza, Continua a leggere →

perché non mantenete lo stato naturale?

Perché aspiranti avanzati non mantengono lo stato naturale? Perché non hanno capito che loro ‘sono’ lo stato naturale! Così, dopo l’esperienza dello stato naturale, si ritrovano ad essere la persona che sceglie tra questo e quello, che si misura se è capace o incapace, e che poi viene da me a fare mind clearing per tutto quello stress e frustrazione. Capite il loro errore?... Pensano che lo stato naturale è un’esperienza, come andare la domenica in montagna e avere l’esperienza della Continua a leggere →

volanti finti per automobili

Domanda: — Va bene cercare di ridurre i pensieri negativi? Francis Lucille: — Andrebbe bene se fossimo noi a scegliere i nostri pensieri. Se non li scegliamo, che validità può avere? La cosa più importante è liberarci dell’idea che scegliamo i nostri pensieri. Siamo maniaci del controllo! Quando ci rendiamo conto di non poter controllare i nostri pensieri, perdiamo completamente il controllo. Quando ero bambino c’erano dei volanti finti per automobili, noi potevamo sederci al lato Continua a leggere →

che cos’è sahaja samadhi?

Dai Satsangha di Francis Lucille Che cos’è sahaja samadhi? Il termine sahaja samadhi è di solito usato in relazione al nirvikalpa samadhi. Il nirvikalpa samadhi è l’esperienza della nostra vera natura: c’è la presenza, la conoscenza e la gioia della nostra eternità. Il naturale processo di realizzazione dopo nirvikalpa samadhi è il sahaja samadhi. Dopo il nirvikalpa samadhi, dopo l’esperienza della gioia estrema, il mondo riappare e di solito riappaiono anche i vecchi schemi del Continua a leggere →

simile al sonno

— Un senso di estraneità un po’ a tutto si fa strada. — È un’ottima notizia! È bel po’ che ce l’hai, da tempo immemorabile, sicuramente da quando ti conosco. Ma non avevi una guida e ti sei trovato in difficoltà e hai concluso che fosse una disfunzione e ti sei impegnato con forza per avere le redini in mano. Ma in questo modo ti sei ritrovato nella prigione di sentirti l’agente. Lo stato naturale è simile al sonno sei in un continuo sonno desto vedi che la tua Continua a leggere →

stato naturale e presunta esistenza dell’altro

Fin quando resta il ben che minimo concetto dell’esistenza dell’altro, non si potrà essere stabili nello stato naturale. Prima o poi quella falsa idea vi porterà di nuovo fuori nella mente. Quando è definitivamente chiaro, oltre ogni esitazione, che l’unica Realtà è l’Essere-Consapevolezza, non appena sorgono pensieri, questi cadono immediatamente, perché non hanno nulla a cui aderire. Ciò porta a mouna, il silenzio, e al sahaja, lo stato naturale. Ma se sorge ancora qualcosa Continua a leggere →