lo stato onirico durante la meditazione

Quando l’aspirante in meditazione entra in uno stato onirico pur rimanendo sveglio, è il momento propizio per vedere che tutte le immagini mentali e sensazioni che lo portano a sentirsi un corpo illusorio, una persona illusoria collocata in un mondo illusorio (il karma umano) non sono lui, lui ne è indipendente. Durante più esperienze di questo tipo, vedrà bene che non è il corpo e la mente. Questo ovviamente avviene quando la mente è stata già abbastanza purificata, altrimenti il sogno Continua a leggere →

un solo Dio ma realizzazioni diverse?

Ieri ho colloquiato con un praticante che è un grande appassionato del testimone.  Mi ha scritto: “L’unica cosa che conta è isolare il senso dell’io e guardarlo. Di conseguenza emerge il testimone che è sempre stato lì. Che uno stia pregando il Signore o facendo sesso (ha usato un’espressione più colorita) in un orgia o ammazzando qualcuno, Il testimone se ne frega”. Sollecitato da me, ha poi espresso biasimo verso gli Avatar che avrebbero fatto danno con il loro buonismo e con Continua a leggere →

lo stesso IO rimane immutato in tutti gli stati

Avvicinandosi alla realizzazione, lo stesso IO rimane immutato in tutti i tre stati di veglia, sogno, sonno profondo, turiya, e gli stati intermedi: unmani, aladani e samadhi. Perciò i sogni sono sogni lucidi. Quando nel sogno l’aspirante perde coscienza del vero IO, allora diventa un personaggio del sogno, così come nella veglia diventa la persona Giuseppe, Adelina, Andrea ecc. In turiya è uno con la pura coscienza [come spesso accade con i termini spirituali, la parola turiya, il cosiddetto Continua a leggere →

perché non riesci ad essere il Brahman?

— Nei giorni precedenti, l’autoindagine faceva emergere il principio-io e lì dimoravo. Poi ho avuto una retrocessione ed emergono contenuti in continuazione. — Queste continue retrocessioni significano che vi sono ancora dei concetti che impediscono al Brahman di essere se stesso. Tu sai già chi sei. Perché non riesci a contemplare ciò che sei, cioè il Brahman? La Sorgente è stata vista, ma l’impalcatura che poggiava sulla falsità non crolla. Quand’è così sono sopravvissuti Continua a leggere →

coscienza nel sonno profondo

— Buongiorno Sergio. Da molti anni ho cercato di rimanere presente nel momento del passaggio tra la veglia e il sonno. Questo, a fasi alterne, faceva sì che mi sembrasse di non dormire, e talvolta tale presenza era consapevole anche mentre sognavo. Da qualche tempo, invece accadeva spesso che dormo un sonno profondo senza sogni o presenza. Mi sveglio riposata, la mentre si riattiva, ma come se ci fosse stato un blackout. Cosa ne pensi? Grazie, un caro saluto. — Stai progredendo!! Prima eri Continua a leggere →

lo stato naturale

Nella dualità si sperimenta l’io-ego in quanto conoscitore e controllore, e si sperimenta la conoscenza come prodotto (oggetto) del conoscitore. Nella non-dualità, nel samadhi, Invece c’è solo la conoscenza/coscienza e nessun conoscitore; essa si auto-conosce, è auto-consapevole, per questo viene detta auto-luminosa. Ma è abbastanza diversa dalla conoscenza duale… Nella non-dualità non c’è il conoscitore e nessuno che controlla e monitora interrogandosi: cos’è questo e cos’è Continua a leggere →

ritiri per aspiranti avanzati

Sri Ramana Maharshi insegna che la Realtà ultima è Turiya. Turiya è il fondersi (samadhi) dell’osservatore nel Soggetto ultimo: l’Io nell’Io, l’Essere nell’Essere, la Coscienza nella Coscienza. Trattandosi di aspiranti avanzati, lo scopo di questi Ritiri non è scoprire lo stato naturale ma è renderlo continuo. L’abbandono è predominante, non vi sono diadi, ed è l’orario ad adattarsi ai partecipanti e non viceversa. Le ore di meditazione giornaliera in sala sono soltanto Continua a leggere →

spontaneamente se cerco chi ascolta ritorno lì

Ciao Sergio. Non ci conosciamo di persona, ma da quando ho scoperto il sito ho letto tutto! Volevo chiederti riguardo il trovare e dimorare nel senso dell’io. È possibile che per me sia situato nel senso dell’ascoltare? Spontaneamente se cerco chi ascolta ritorno lì. A uno spazio di ascolto composto da un silenzio frusciante che contiene tutti i rumori del momento. È come un senso di presenza senza altri contenuti se non lo spazio detto sopra. Ti ringrazio per quello che fai e credo di incontrarti Continua a leggere →

sabija e nirbija samadhi

Il Samadhi è lo stato di unione in cui l’io individuale cessa di essere e si fonde nell’UNO. È la meta più ambita da qualsiasi via spirituale oltre la quale c’è solo la liberazione definitiva. Né più soggetto né oggetto, solo l’UNO. In questo stato non sono possibili dubbi, incertezze, autoanalisi; vi fossero si ricadrebbe nella dualità. Vi sono due tipi di samadhi. Nello yoga di Patanjali vengono chiamati sabija e nirbija, nell’Advaita Vedanta: turiya e turiyatita. Nel sabija Continua a leggere →

devi sostituire l’agire con l’osservare

Se anelate alla liberazione dovete sostituire l’agire con l’osservare, il senso di essere l’agente col senso di essere l’osservatore. L’osservare perseverante e continuo dissolve l’oggetto osservato e di conseguenza dissolve anche l’osservatore. L’aspirante allora va attraverso numerosissime esperienze in cui la dualità, cioè il mondo illusorio di maya, scompare ed egli si fonde nello stato unitivo. Gradualmente la sua mente si purifica: cioè i concetti che tengono in piedi Continua a leggere →