Confusione tra piano causale e Sé

Risposta ad un sadhaka: Questo Vuoto o Nulla dove tutto scompare, foriero di tanta desolazione, è il piano causale, non è il Sé! L’aspirante può anche avere una esperienza diretta, ma poiché si trova al livello di dover passare il piano causale, ha come realizzazione che non c’è nulla, non solo non c’è il mondo, ma non c’è Essere. Proprio qualche giorno fa ho ricevuta la lettera di un aspirante che mi testimoniava un samadhi profondo in cui per la prima volta aveva sperimentato Continua a leggere →

Il Vuoto/Nulla

Secondo la mia esperienza e gli studi che ho fatto, quando l’implosione dello stato unitario dell’Assoluto viene sconquassata, concettualmente la prima impressione è di spazio, ma al sentire questo spazio è vuoto/nulla, e l’Assoluto si identifica con esso. Poiché è l’impressione più ancestrale e poiché è antitetica al ‘tutto’ che viene identificato da ricercatore spirituale come maya, quando questi contatta il vuoto/nulla pensa di essere tornato a casa. È anche di facile fruizione, Continua a leggere →

Osservare o cercare l’Io Sono?

— … Detto ciò volevo chiedere riguardo alla pratica durante la giornata, fuori dalla meditazione formale. Io  osservo le fluttuazioni della mente: proiezioni, ricordi, vaniloqui, istanze varie legate a personaggi o al personaggio immaginario che dovrei o avrei potuto essere. Non  vi è quasi mai disturbo o avversione in ciò, è come guardare un film, e a volte i contenuti possono essere più intensi e calamitanti, diciamo… Il corpo fisico che si presenta a questa osservazione come una Continua a leggere →