storie come dallo Yoga Vasistha

Stanotte mi sveglio e mi siedo in meditazione. Scivolo nel sogno. Sono in una scuola e lascio un attimo la mia classe per andare alla toilette. Entrando in bagno scivolo in un’altra storia. Si racconta di una insegnante condannata a un anno di carcere perché, gelosa di una sua collega, non ha detto di aver assistito al suo omicidio. Esco dal bagno e ritorno nel sogno precedente. Credevo fossero passati solo alcuni minuti ma in realtà era passata più di un’ora. Avevo lasciato la classe senza Continua a leggere →

Vasistha sullo stato del sonno profondo

Yoga Vasistha, Versione ridotta in prosa Cap. 6, “Nirvana” la Liberazione Rama chiese: “Signore, come questa Intelligenza Cosmica diventa gli oggetti insenzienti come le rocce?”. Vasistha rispose: “In sostanze come le rocce, la Coscienza rimane immobile avendo abbandonato la facoltà pensante ma non essendo stata in grado di raggiungere lo stato di non-mente. È come lo stato del sonno profondo, molto lontano dallo stato della Liberazione”. Rama chiese ancora: “Ma se esistono Continua a leggere →

quando i concetti di conoscenza e ignoranza vengono abbandonati, esiste soltanto ciò che esiste

Yoga Vasistha, Versione Ridotta in Prosa, Capitolo 6, “Nirvana” la Liberazione Vasistha continuò: La Verità o Esistenza-Coscienza-Beatitudine Assoluta è al di là del pensiero e della comprensione [intellettuale], è suprema pace ed onnipresente, trascende l’immaginazione e la descrizione. In Essa sorge naturalmente la facoltà della concettualizzazione che è considerata essere triplice: sottile, media e grossolana. L’intelletto che abbraccia questi tre li considera come sattva, Continua a leggere →

sulla realizzazione

Ramana Maharshi, Discorso 146 In risposta alla signorina Lina Sarabhai, una donna indiana colta e d’alto rango, Sri Bhagavan disse: “Lo stato di equanimità è lo stato di beatitudine. L’affermazione dei Veda ‘Io sono Questo o Quello’, è solo un aiuto per conseguire l’equanimità mentale”. D. – Allora è sbagliato cominciare prefiggendosi uno scopo? M. – Se c’è uno scopo da raggiungere, non può essere permanente. Lo scopo dev’essere già presente. Noi cerchiamo di Continua a leggere →

la permanenza nel Sé

La permanenza nel Sé dipende da quanto tu sei disposto ad essere nulla. Più ti consideri qualcosa e meno riesci a stare nel Sé o addirittura a contattarlo. Poiché il Sé è veramente nulla, il vuoto, se appena appena sei qualcosa non ci entri Tu puoi leggere lo Yoga Vasistha e concordare col grande Rishi maestro di Rama che tutto il mondo fenomenico è nulla, ma nella misura in cui sei ancora qualcosa, in quella stessa misura avrai difficoltà a contattare o a permanere nel Sé. Mentre Continua a leggere →

compiere tutte le azioni come servizio

Chi si abbandona a Dio dovrebbe compiere tutte le azioni come servizio. Questo insegnamento non è per tutti, ma solo per quelli che sono pronti ad abbandonarsi a Dio. Infatti qualcuno potrebbe considerare: “Ma allora non c’è piacere”. Il fatto è che il piacere di quell’aspirante è tutto investito nel dimorare in dio, essere senza desideri verso il mondo e mantenere ben chiara la coscienza che tutto il film della vita e dell’esistenza del mondo fenomenico è pura illusione, la qual Continua a leggere →

il senso di esistere collassa

Perdurando nel dimorare nel Sé, a un certo punto vi disidentificate dal sentire di essere immersi in una ‘vita’, che vi sia una successione di eventi. Rimane solo il Sé come pura essenza. L’impressione di esistere collassa. Se la cosa non vi è chiara, vi invito alla lettura dello Yoga Vasistha. Questa esperienza dev’essere consolidata da varie prove: quando andate al lavoro, o a fare la spesa, o litigate con Caterina… Deve rimanere stabile al di là d’ogni sfida. Io so che i Maestri Continua a leggere →

non fate affidamento sul mondo

Non fate nessun affidamento sul mondo. Tanto vi fate affidamento, tanto vi allontanate dalla Liberazione. L’UNICO vostro affidamento è che siete il Sé, il Principio-Io; ma nella misura in cui riprendete a fare affidamento sul mondo, in quella stessa misura il Principio-Io comincia ad indebolirsi. E allora torna la mente, vi ricordate che non siete stati apprezzati abbastanza, che Tizio o Caio vi hanno fatto qualcosa di male, che potreste avere una situazione migliore… Siete di nuovo una Continua a leggere →

è possibile promuovere un’azione che sia inegoica e non promuova karma?

— Caro Sergio, le parole che mi hai mandato mi stanno facendo molto riflettere. L’essenza e il centro di ciò che mi dici si riassume in una domanda fondamentale: è possibile promuovere un’azione tale che sia inegoica e non promuova karma? Mi viene in mente il Wu Wei (non-azione), ma una cosa venirmi in mente, una cosa realizzare. Quando trovi il tempo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi oppure come tu agisci. Grazie. — Non c’è nessuna azione. È soltanto l’Intelligenza Superiore, Continua a leggere →

dall’insegnamento all’esperienza diretta

Lo Yoga Vasistha dà il corretto insegnamento circa l’irrealtà della mente e del creato. Poi questo insegnamento deve diventare la vostra stessa esperienza! L’esperienza della discrezione della mente ve la dà il Testimone, che ha anche l’incommensurabile Grazia di essere una pratica accessibile a chiunque. Quando il testimone termina la sua funzione di discreazione della mente, allora l’aspirante è naturalmente attratto dal Sé. È come se in una prima fase osservate oggetti – a volte Continua a leggere →