ti segnalo i discorsi 99 e 100

Sergio — Ti segnalo i discorsi di Ramana Maharshi 99 e 100. In particolare il 100!

Mukti — Caro Sergio, il discorso 99 è per me più immediato; in particolare la risposta di Sri Ramana: “L’Atman viene realizzato con ‘mruta manas’ (mente morta), vale a dire mente priva di pensieri e rivolta all’interno. Allora la mente vede la propria sorgente e diventa Quello. Non è più un soggetto che percepisce un oggetto. Per discernere gli oggetti è necessaria la luce riflessa della mente [luce che prende dal Sé]. Ma per vedere il Sole non è necessaria nessuna lampada, basta guardare il Sole che brilla di luce propria. Allo stesso modo, per vedere il Cuore basta rivolgervi la mente. Allora la mente si perde [si dissolve nel Cuore spirituale] e il Cuore risplende”.

Nel discorso 100: “I modi della mente [vritti, pensieri] prendono forma come oggetti esterni e la luce riflessa sui modi illumina gli oggetti. Tralasciando i modi della mente, cercate la luce che li illumina [la Sorgente che è l’Essere-Consapevolezza autoluminoso]. La mente si calma e la luce rimane autoluminosa. La mente agitata – cioè la mente associata a rajas (attività) e tamas (oscurità) – è quella che comunemente chiamiamo mente. Priva di rajas e tamas, essa è pura e splendente. Questo è ciò che viene indicato come la ‘Realizzazione del Sé’. Perciò si dice che la mente è il mezzo per ottenerla”.

Meravigliosa anche la spiegazione del Jiva con l’esempio della palla incandescente.

Mentre leggevo, gli schemi hanno messo la mia mente alla prova. La conclusione è stata che in realtà non ho mai dubitato di Quello, cioè che Quello fosse realmente Quello.

Gratitudine infinita ❤❤❤❤

Sergio — Il Buddhismo indica la mente priva di rajas e tamas come ‘la vera natura della mente’; grazie alla sua purezza (vacuità) essa rivela il Sé!

Nel discorso 100, Sri Ramana illustra ben 8 schemi per spiegare come dal Sé si giunga al mondo fenomenico. Capirli schiarisce la mente e distrugge l’illusione, favorendo così la Realizzazione. Il discorso 100 andrebbe dunque studiato e ponderato più volte, fino a ricordarlo a memoria.