— Ciao Sergio. Come al solito nella meditazione del mattino la mente e i dolori corporei si fanno sentire quasi tutto il tempo, impedendomi la concentrazione. Mentre alla sera riesco a sprofondarmi quasi per tutto il tempo, con poche distrazioni e comunque. anche se ci sono, riesco a isolarmi.
— Io ti consiglierei di intraprendere la pratica del ‘Trasformare Tutto in Amore’.
La pratica di bhakti è il prerequisito per la vittoria di jnana in quanto purifica la mente dissolvendo il ‘nucleo della personalità’. Potrei genericamente parlare di ‘vasana’ ma preferisco usare la nozione di ‘nucleo della personalità’ concepita da Stephen Wolinsky, perché permette di spiegare con chiarezza di cosa si tratta.
Che cos’è il ‘nucleo della personalità’? L’identificazione col corpo fisico dà all’io personale (l’ego) l’esperienza di essere una ‘pochezza’ in balia degli eventi e di dover lottare per sopravvivere. Da tale esperienza nascono una serie di postulati e identità tipo: io non valgo, io non sono capace, io sono un fallito, la vita è pericolosa, la vita è ingiusta, gli altri sono cattivi, ho bisogno di essere amato, visto, compreso, accettato, gli altri non mi amano, non mi vedono, non mi comprendono, non mi accettano ecc. Queste identità e postulati vanno a costituire, secondo Wolinsky, il ‘nucleo della personalità’. L’amore spazza via tutto questo! Ma se l’aspirante jnani non ha purificato la mente con l’amore, egli raggiungerà gli stati trascendenti di jnana: il Vuoto, il Silenzio, Shiva ecc. ma poi ricade ripetutamente in una delle miserrime identificazioni del ‘nucleo della personalità’, finendo per sentire che la via spirituale non è in grado di aiutarlo: tante belle esperienze ma poi torna sempre al suo solito inferno personale… Se invece l’amore ha dissolto il ‘nucleo della personalità’, quando egli diventa Shiva, resta Shiva, e se cade non va troppo in basso, perché va ad adagiarsi nell’amore universale invece che nel ‘nucleo della personalità’. Con la preparazione dell’amore le stesse esperienze trascendenti non rischiano di apparire all’aspirante mostruose algidità. Il Vuoto, il Silenzio appaiono misericordiosi, soavi, pura poesia. Buddha parlò di vacuità, eppure quanta compassione e cura per gli altri vi era in lui. Dove la traeva? Da bhakti.
Potresti mantenere la sessione di autoindagine che è più proficua e destinare le altre al Trasformare Tutto in Amore. Ma trova tu stesso l’equilibrio migliore per te in questo momento.
Puoi partire come vuoi. Ad esempio dai dolori fisici e le distrazioni che mi dici, o da qualsiasi altra cosa verso cui non c’è completo amore. Sii consapevole che l’Amore è Dio, quindi non parliamo di sentimentalismo, ma di Liberazione.
Ti do un possibile protocollo tratto da Lester Levenson. Quando l’amore comincerà a fluire, tu stesso troverai vari modi per incrementarlo: ringraziare per ogni cosa che ricevi, pregare ecc.
1. Trova un sentimento di non-amore in te. Potrebbe essere un pensiero, un sentimento, un giudizio su te stesso, su un altro, su una situazione, le tue limitazioni… qualsiasi cosa. Individuato il sentimento di non-amore chiediti “Posso trasformare questo in amore?” e attendi la risposta dalla mente.
2. Se la risposta è sì, comincia ad amare quell’oggetto. Non basta ottenere solo una comprensione intellettuale, tipo “in fondo facciamo tutti il meglio che possiamo”. La comprensione è buona e va bene, ma ci deve anche essere il sentimento di amore che si espande verso quell’oggetto.
3. Se la risposta è no, insisti con la domanda finché la mente non trova una possibilità, e poi continua come al punto 2.
4. Se mentre pratichi entri nel Sé, interrompi la tecnica e rimani nel Sé.
5. Non ti preoccupare se all’inizio c’è difficoltà ad espandere l’amore. Avverrà man mano che tenti di farlo con questo esercizio. È difficile andare in bicicletta?… Eppure per chi va per la prima volta su una bici a due ruote sembra un’impresa impossibile. Perciò sii tollerante con te stesso e continua.
6. Quando ti riesce difficile amare qualcuno, riscalda il tuo amore amando chi già ami; poi ritorna al soggetto verso cui hai più resistenze.
7. Se ti sentissi algido come un pesce surgelato, non pensare che non stai progredendo, stai sciogliendo delle barriere all’amore. Perciò abbi fiducia e continua la pratica.
8. Altre facce dell’Amore sono: abbandono al Divino e all’Amore, rilassamento delle tensioni, pensiero positivo, benevolenza verso se stessi e gli altri, gratitudine, contentezza per ciò che si ha, ammirazione/contemplazione della bellezza (della natura, dell’arte, dell’intelligenza, o anche di un chiodo arrugginito), ammirazione/contemplazione delle virtù (coraggio, integrità, purezza, altruismo, generosità, perseveranza ecc.). Perciò se ti viene da espanderle stai sempre praticando ‘Trasforma Tutto in Amore’.
9. Se ti viene di praticare con una musica che ti ispira amore, fallo tranquillamente. Ma ogni tanto pratica anche senza musica.
Mantieniti in contatto perché la pratica è relativamente nuova e va avviata.
Io sto scrivendo sull’autoindagine di Lester Levenson. Aiuterà ad aprire gli orizzonti sulle varie possibilità dell’autoindagine.
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Per ispirarti ti allego alcuni passi tratti da “The Power of Love” (Il Potere dell’Amore) di Lester Levenson:
“Lo stato originario di tutti gli Esseri è l’Amore. I nostri problemi sono dovuti solo alle sovrapposizioni che abbiamo posto su questo stato naturale”.
“Se vogliamo essere amati, il modo per esserlo è amare. Non è soltanto il metodo migliore, è l’unico metodo! Per ricevere amore, dobbiamo amare perché ciò che diamo torni indietro. Quando ti amo, mi sento benissimo. Quando mi ami, ti senti benissimo. È chi ama che si sente benissimo! Quindi il desiderio di voler essere amato va nella direzione di non riuscire mai ad essere soddisfatto. Chi è felice è colui che ama, colui che dà”.
“L’amore elimina la paura. L’amore elimina l’ansia”.
“Ci sentiamo nello stato migliore quando amiamo”.
“L’amore è senza sforzo, mentre l’odio richiede parecchio sforzo”.
“Più sviluppiamo l’amore, più entriamo in contatto con l’armonia universale. Più la nostra vita diventa radiosa attraverso l’amare e più diventa tutto”.
“Questa cosa chiamata amore è la tua natura di base. Tutto l’amore dell’universo è contenuto nella tua natura di base. Scoprirai che la felicità – la tua felicità – è l’equivalente della tua capacità di amare, e che invece tutte le tue sofferenze sono l’equivalente del tuo bisogno di essere amato. Semplicemente ama, ama, ama e sarai felice, sano e prospero. Ricorda, devi mollare i tuoi sentimenti di non-amore. Prova e ne sarai entusiasta”.