A un certo punto, l’amore per Dio e la Sua bellezza portano l’aspirante a vedere tutto positivo; non appena entra in questo stato si accorge che la principale motivazione che guidava la sua sadhana era la paura del dolore e della morte.
‘Positivo’ non vuol dire che egli pensa che tutto andrà bene secondo una logica umana, ma che ha totale fiducia in Dio e sa che Dio si prenderà cura di lui, e se anche vi potrebbero essere delle sciagure nella sua vita umana, queste sono solo per il suo bene…
Ma se è tutto amore di Dio, da dove viene la paura? Dalle ombre del non-amore ancora presenti nella nostra mente.
Da qui appare chiaro cosa ci sia da fare: rendere la nostra mente amore totale, senza increspature, e per riuscire a farlo bisogna essere molto umili.