Ti racconto la mia seduta dal dentista.
Una visita veloce si è trasformata in una mezz’ora di intoppi continui, con la dentista e la sua assistente indaffarate tra scuse e ricerche di soluzioni; con il tecnico al telefono per capire come risolvere, e quattro mani e strumenti che armeggiavano nella mia bocca.
Ho chiuso gli occhi, sono scivolata nel Sé nel pensiero che lo amo e ho assistito a tutto questo svolgersi, senza tempo né spazio, solo accadimento e manifestazione perfetta.
Quando tutto è finito, la dottoressa e l’assistente mi hanno chiesto dove fossi stata durante tutto il tempo, perché erano meravigliate dal mio comportamento completamente arreso a tutto quel trambusto. Ho sorriso davvero in pace.
Ti voglio bene.