una mensa ai confini del bosco con tanto di lupo cattivo…

— Ciao Sergio, ti racconto il sogno che ho fatto stanotte.

Avevo lasciato il lavoro di insegnante e lavoravo in una azienda. C’erano vari personaggi: il timido, il raccomandato di ferro, il direttore arrogante, una mia cugina suora che girovagava liberamente nell’azienda. Tutti personaggi immaginari, tranne la mia ex-socia. Nella vita reale, tempo fa avevo con lei una scuola privata per il recupero degli anni scolastici, e lei, che si era appena sposata, divenne dopo poco l’amante del proprietario della scuola privata dove ci appoggiavano per l’esame finale dei ragazzi. Per questa ragione causava vari problemi, conflitti. Poi andò via, anche perché aveva cambiato amante, e la scuola rimase a me; adesso si è lasciata anche con il marito. Anche nel sogno si era lasciata con il marito, ma qui soffriva e disegnava cuoricini ovunque.

Il momento cruciale era la mensa, quando ci si sedeva a dei tavolini enormi ed io, nell’ammirazione generale, ero l’unico che poteva mangiare il calamaro, considerato quasi un cibo sacro.

La mensa era ai margini di un bosco, da cui scendeva un lupo che terrorizzava tutti. Quando però segue me, mi giro, lo guardo negli occhi e gli dico con sicurezza che non mi fa paura. Qui finisce il sogno.

— “Abbandoni il lavoro di insegnante e vai a lavorare in una azienda”. Significa che abbandoni l’identità ordinario di essere umano e vai ad esplorare te stesso. L’azienda è il te fatto di corpo, mente e spirito. I vari personaggi che popolano l’azienda sono le tue diverse identità. L’ex-socia è l’anima ancora fedifraga che tradisce il suo vero marito, il Sé. Il sogno si mostra che in vero è addolorata e cerca l’amore – i cuoricini che disegna dappertutto.

Poiché l’ex-socia è un simbolo scelto dall’inconscio per darti una comunicazione attraverso il sogno, vale la pena interpretare anche ciò che realmente è accaduto a questo personaggio. Lei lascia la direzione della scuola e tu ne diventi l’unico titolare. Ciò significa che in te la spiritualità ha preso la guida. La scuola per ripetenti è quella dei jiva che ci stanno provando da innumerevoli vite.

Qui, la mensa è il luogo dove si prende il nutrimento sacro, l’insegnamento spirituale – non solo quello teorico, ma soprattutto quello proveniente dall’auto-esperienza della pratica spirituale. Infatti tu dici che è il momento cruciale. I tavoli enormi sono probabilmente simbolo della solennità di quel nutrimento, ma dovrei avere delle associazioni libere da te per essere sicuro dell’interpretazione del simbolo. Comunque questo particolare non impedisce l’interpretazione dell’intero sogno.

“La mensa è ai margini del bosco”. L’intrigo del bosco simboleggia la mente, come nelle 10 tavole zen della cattura del toro. Con ciò stai descrivendo il fatto che la pratica spirituale confina con la mente: a volte si è nel Sé, a volte si purificano aspetti del corpo-mente. Qui viene di nuovo confermato che la spiritualità è al timone. Infatti, tra l’ammirazione di tutte le altre identità, sei il solo che può mangiare il cibo sacro.

Il lupo che scende dal bosco è l’avversario, le barriere che si oppongono alla liberazione. Le altre identità ne sono terrorizzate, non sono abbastanza forti per affrontarlo, ma tu lo guardi negli occhi e gli dici sicuro: “Non mi fai paura!”.

Sogno di ottimo auspicio. Conoscendoti, aggiungo che hai ottime probabilità di raggiungere la liberazione in questa vita.