Maya come potere di illusione (avidya)
54. Un sadhu viveva in una stanza nel tempio di Dakshineswar. Non parlava con nessuno e trascorreva tutto il tempo a meditare su Dio. Un giorno una nuvola oscurò il cielo e poco dopo un vento leggero spazzò via la nuvola. Il santo uscì dalla stanza e cominciò a ridere e ballare. Il Maestro gli chiese: “Come mai tu che passi le tue giornate quieto nella tua stanza oggi balli per la gioia?”. Il santo rispose: “È così che Maya avvolge questa vita! Prima non ve n’era traccia, poi improvvisamente appare nel cielo limpido di Brahman creando l’intero universo, e quindi è dispersa dal respiro di Brahman”.
Maya come potere di liberazione (vidya)
62. In Dio vi sono sia Vidya Maya che Avidya Maya. Vidya Maya conduce l’uomo a Dio, mentre Avidya Maya lo porta fuori strada. Conoscenza, devozione, distacco, compassione: sono tutte espressioni di Vidya Maya; solo col loro aiuto si può raggiungere Dio.
63. È Maya che rivela il Brahman. Senza Maya chi avrebbe potuto conoscerLo? Senza conoscere Shakti, il potere manifesto di Dio, non v’è modo di conoscere Brahman.
64. Solo grazie a Maya si raggiunge la conoscenza suprema e la beatitudine finale diventa a noi accessibile. Altrimenti chi potrebbe persino sognare tutto questo? Da Maya nasce dualità e relatività; oltre Maya non c’è né il fruitore né l’oggetto della fruizione.
65. Il gatto prende il suo gattino tra i denti senza fargli alcun male, ma quando cattura un topo lo uccide. Allo stesso modo Maya non uccide mai il devoto, sebbene distrugga tutti gli altri.
[“The Sayings of Sri Ramakrishna”, Swami Abhedananda]
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Commento di Sergio
Ho selezionato questo testo perché ci si renda conto che non esiste nulla che sia ‘CONTRO’. È tutto Amore di Dio. C’è solo l’Amore di Dio.